Lettera al presidente Sergio Mattarella

Illustre presidente prof. Sergio Mattarella,
chi le scrive è il presidente dell’associazione di Promozione Sociale Cittadinanza e Minoranze. Ci occupiamo di rom, questa etnia negletta e discriminata, cercando di alleviare i disagi da molti di essi patiti anche a causa del clima diffuso di ostilità che li circonda e che spesso, troppo spesso, si traduce in vera e propria esclusione economico-sociale quando non in aperta violazione dei diritti umani.
Il prossimo 27 gennaio in Italia si celebra la Giornata della Memoria per ricordare le vittime della barbarie nazifascista. Gli ebrei soprattutto. Ma sappiamo che obiettivi di quegli insensati piani di sterminio (la “soluzione finale”) furono anche altre comunità umane tra cui i rom e i sinti. Molti tuttora non sanno che anche rom e sinti dovevano essere cancellati dalla faccia della terra. Purtroppo quell’odio cieco, quel ributtante razzismo non sono scomparsi. L’orrore del nazifascismo non sembra aver vaccinato l’umanità da odi, pregiudizi e discriminazioni. I rom e sinti contemporanei ne sono un esempio vivente.
In questa ottica mi permetto di chiederle di invitare una rappresentanza di rom che in seguito alla chiusura del loro “campo” dove erano legittimamente ospitati (il cosiddetto Camping River a Roma) vivono sotto i ponti al freddo e alle intemperie in condizioni che uno stato civile non dovrebbe tollerare.
Distinti saluti
Prof. Marco Brazzoduro

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