La giudice rom

Amina Ciuciu: Sono rom e ne sono fiera. Dalle baracche romane alla Sorbona, Edizioni Alegre, Roma, 2016.

Consiglio la lettura di questo libro che narra le peripezie di una famiglia rom nel suo arduo percorso dalla povertà di Craiova (Romania) alla Francia attraverso l’Italia. La protagonista è questa ragazza che oggi ha 27 anni e si appresta a diventare magistrato in Francia. Un percorso di successo che solo l’intelligenza associata a una straordinaria determinazione ha consentito un esito positivo. La famiglia e con lei l’autrice hanno subito umiliazioni, discriminazioni, respingimenti superando difficoltà di ogni genere che raccontano vivacemente delle difficoltà di integrazione dei rom nelle società in cui vivono. Naturalmente senza la dote di una acuta intelligenza difficilmente quelle difficoltà sarebbero state superate. Ciò che suscita una profonda commossa ammirazione è la scoperta della volontà di successo che ha superato momenti di scoramento per le difficoltà esterne e la condizione oggettiva di povertà che ha costretto Anina ad accettare umili lavori ma anche la mendicità. Oggi Anina è famosa perché la pubblicazione del libro l’ha resa tale ed è chiamata come esperta in diversi alti consessi intellettuali. Del resto il suo acume – sorprendente per una ragazza così giovane – risalta in modo evidente nelle pagine che lei dedica al porrajmos – il tentato sterminio dei rom avviato dalla Germania hitleriana – alla romanipè – l’essenza della cultura romanì – al ruolo della donna nel rapporto di genere all’interno del mondo romanò.

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