Rifugiati senza rifugio

Dove sono ora i rifugiati sgomberati dal palazzo di via Curtatone prima e da piazza Indipendenza poi? Difficile rispondere in maniera precisa perché, oltre ai comunicati del Campidoglio che snocciolano cifre, c’è una realtà che cozza con quanto è nelle intenzioni delle varie istituzioni. In tanti infatti sono dispersi per le vie di Termini. Qualcuno ha trovato ospitalità in altre occupazioni, altri ancora sono ospitati dalle varie associazioni. C’è anche chi, stremato, è stato preso in carico dalla Sala operativa sociale del Comune di Roma, tornando di fatto nel circuito di prima accoglienza. Rimettere insieme, quantomeno su un foglio, le persone ospitate è impresa ardua.

I rifugiati in provincia di Rieti 

Ieri mattina è stato ratificato l’accordo discusso mercoledì tra il Comune e la Se.A. (Servizi avanzati), che ha in affitto l’immobile di via Curtatone. La società ospiterà circa 40 rifugiati in sei villette a Forano, concesse al Campidoglio in comodato d’uso. Sei i mesi in cui il Comune dovrà trovare alloggi definitivi per i rifugiati, le cosiddetta fragilità. Si tratta di donne, bambini, anziani e malati. Nel Comitato provinciale tenutosi il 22 agosto si era stabilito un numero più elevato, tra 70 e 80. I posti disponibili, resi noti anche da un comunicato del Campidoglio, si sono dimezzati.

A Forano però da ieri si è aperto un caso. Il sindaco ha infatti reso nota  la propria indisponibilità ad accettare i rifugiati provenienti da Roma. “Siamo il paese con la più alta ospitalità della provincia di Rieti e di tutta l’Italia, abbiamo già da qualche tempo 40 richiedenti asilo su 3.168 residenti, non facciamo nessun problema razziale – spiega il sindaco Marco Cortella – Ma il Comune di Roma con inciviltà istituzionale non ha fatto nemmeno una telefonata al Comune di Forano, e il prefetto di Rieti non sapeva nulla. Ho parlato anche con lui che ha mandato comunicazione al Comune e alla Prefettura di Roma: nuovi arrivi di migranti nel nostro territorio non sono sostenibili”.


Ospiti delle associazioni

Intanto anche le associazioni si sono mosse. Intersos ha aperto le porte del suo centro a 28 minori stranieri non accompagnati a 15 donne e 15 bambini. Gli ospiti hanno trascorso la notte lì. Altri 30 sono stati ospitati nel presidio di Baobab Experience. Un centinaio di persone invece per tutta la giornata di ieri è stato visto gravitare nella zona tra via Montebello, via Palestro, via Marsala. Qualcuno ha trascorso la notte lì.

Altre occupazioni

Tra gli ex occupanti del palazzo di via Curtatone c’è poi chi ha trovato ospitalità nel Selam palace alla Romanina e in via Collatina 333. Questi ultimi due stabili sono le ultime due occupazioni che ospitano migranti. Anche qui sono attesi sgomberi e dopo quanto accaduto in piazza Indipendenza la paura sale.

(da Romatoday)

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